Spesso la primavera è periodo di rinascita, di decisioni, di vacanze da organizzare, e spesso si dà il via alla stagione dei matrimoni. Chiaro è che in questo 2021 ci resta difficile decidere di sposarsi soprattutto in un momento di non festeggiamenti, ma i negozi di abiti da sposa sono lì in tutto il loro splendore, a ricordarci che progettare è pur sempre un atto di speranza, aggiungerei anche di coraggio.
Proprio l’altro giorno mentre uscivo per delle commissioni, noto una vetrina piena di abiti da sposa bianchi, molto bianchi, a tal punto da catturare la mia attenzione e creare in me una serie di pensieri, tra i tanti mi soffermo ovviamente sul colore e la sua moltitudine di significati.
Si potrebbe pensare che il bianco è bianco e basta, ma ci si sbaglia di grosso, di bianchi, come di altri colori, ce ne sono veramente tanti, nonostante che molti venga definito il “non colore”.
Per esempio nell’antichità era considerato uno dei colori fondamentali, se non l’unico ad essere utilizzato al tempo, insieme al rosso e al nero.
Il bianco è considerato da sempre il colore della purezza, della verginità, dell’innocenza, della pulizia, della luce, ma anche il colore al quale gli si chiede sempre di più, lo si vuole “più bianco del bianco”!
Ricordiamo che è l’unico ad avere in alcune circostanze l’aggettivo “sporco, bianco sporco”.
Anche nel lessico comune può avere diversi significati e non sempre positivi, associato all’assenza, come una pagina bianca, una notte in bianco, un assegno in bianco, andare in bianco, ecc. Per non parlare del colore del lutto. Sì, in alcuni paesi asiatici e africani, il bianco è il colore legato alla morte e quindi al lutto.
Come sempre il colore ci riporta ad un sistema sociale, e nel medio evo, quando anche il colore della pelle bianca definiva uno stato sociale (incredibile come certe cose siano sempre attuali), soprattutto tra nobili e contadini, si ricorreva già a diversi trucchi estetici.
Veniva utilizzato il bianco di piombo, detto biacca.
Un prodotto amato ed usato dai tintori, ai pittori, alla cosmetica, per la sua versatilità; costava poco e durava a lungo.
Peccato che avesse un chiaro effetto letale, e le molte scritture a riguardo, ce lo testimoniano. Molte furono le morti accertate, soprattutto per chi facesse uso eccessivo di fondotinta a base di biacca. Pare che molti bambini sotto i tre anni e in fase di allattamento, contenessero dosi di piombo cinquanta volte in più della madre.
Rimane il fatto che per molti secoli la biacca ebbe grande successo, nonostante ad un certo punto fossero chiari i suoi effetti collaterali.
Queste sono solo alcune delle curiosità del colore bianco e tornando agli abiti da sposa, dal perché deve essere bianco candido, come la verginità e la purezza, a forse è meglio un bianco avorio nel caso si fosse perso un po’ di candore prima del matrimonio, a prova dell’integrità della sposa. Leggende a riguardo ce ne sarebbero tante. Per alcuni potrebbe sembrare un’assurdità, ma purtroppo in molte società è ancora così senza andare neanche troppo lontano.
Chissà come mai non si sia mai controllato il colore dell’abito dello sposo…
Io per non sbagliare mi sono sposata in rosso.
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