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DONNE AFGHANE: ABBIGLIAMENTO, LAVORO, ISTRUZIONE E LIBERTA' NEGATE



Spesso nei miei articoli parlo di donne, dei loro abiti, accessori, colori, e anche oggi voglio continuare a farlo, ma lo farò con meno leggerezza, perché in alcuni momenti della storia rimane veramente difficile essere leggeri.


In questi giorni stiamo assistendo ad una delle più grandi catastrofi umanitarie, parlo dell’Afghanistan.

Un popolo in balia della follia di pochi per mano di tanti…

Come ogni guerra che si rispetti, le donne hanno sempre un prezzo più alto da pagare, dalla perdita del lavoro, a quella dell’istruzione, della dignità, della libertà totale sulla loro vita e sul loro corpo.


Ecco il loro corpo è uno dei punti centrali del problema.

Da qui si creano privazioni e soprusi di ogni genere.


Pare che per essere “una donna per bene” sia necessario avere l’abbigliamento giusto secondo delle pazzesche teorie.

Quindi i capelli devono essere coperti, i corpi devono essere coperti, i piedi devono essere coperti, gli occhi devono essere coperti, praticamente la donna come essere umano, vivente deve essere coperto, deve scomparire.


La libertà e l’emancipazione femminile è ancora un tasto dolente per tantissime società, in alcune più di altre a tal punto da volerle rendere invisibili.

Tutto questo è agghiacciante, disumano e incivile, ma esiste ed è sotto ai nostri occhi.


A volte si parla di abbigliamento, di mode e usanze, rendendolo un argomento frivolo, come a volte vuole essere, ma basta poco perché questo argomento possa diventare simbolo di libertà e di proteste.


Attraverso gli abiti e gli accessori, spesso si sono fatte grandi rivoluzioni, ed ogni giorno questi eventi ci ricordano che bisogna sempre lottare per far sì che alcuni diritti siano sempre garantiti, quando dove evidentemente di garantito e scontato non può esserci nulla, soprattutto se si parla dei diritti delle donne.

C’è una cosa che voglio precisare, non è vittimismo, ma storia.



Proprio ieri una notizia mi ha lasciato sconvolta, due bambine frustate perché indossavano dei sandali, frustate in quanto indossavano un accessorio provocante per gli uomini.

Come può una bambina con dei sandali turbare un uomo?

Cosa c’è che non va? Qual è il problema dell’umanità?

In pochi giorni l’aspetto delle donne Afghane è cambiato totalmente e ciò che è più grave è essere complici di alcuni sistemi.

Lo hanno chiamato “il fallimento dell’occidente”, io invece la chiamerei “Una morte annunciata”.


“Non dimenticare mai che una crisi politica, economica o

Religiosa sarà sufficiente per mettere in discussione i diritti delle donne. Questi diritti non saranno mai acquisiti.

Dovremo rimanere vigili per tutta la vita”.

Simone De Beauvoir

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